Ninth Life Love


Ninth Life Love (titolo originale: “Neko no Yomeiri”) è un manga scritto e illustrato da Lalako Kojima a partire dal 2011, serializzato sulla rivista HertZ e poi raccolto in un unico tankobon. È inedito in Italia, ma è stato pubblicato per il mercato di lingua inglese dalla Junè.
TRAMA – il piccolo Yukiharu è molto triste: il suo amato gatto Dorasuke è morto improvvisamente, investito da un auto. Passano gli anni e lui ancora soffre per la scomparsa dell’animale, finchè avviene l’incredibile: Dorasuke si presenta alla sua porta sotto forma di un bellissimo ragazzo, spiegando allo sconcertato Yukiharu che Dio, impietosito dalla sua storia, gli ha offerto una seconda possibilità. I due sono ovviamente felici di essere di nuovo insieme e finiscono con l’innamorarsi l’uno dell’altro, ma c’è un problema: se consumeranno, il desiderio di Dorasuke sarà considerato esaudito e lui dovrà tornare in Paradiso...

IL MIO VOTO =
Lalako Kojima è nata nella prefettura di Ibaraki il 7 gennaio, sotto il segno del Capricorno. Non sappiamo il suo anno di nascita ma dev’essere piuttosto giovane, perchè risulta in attività solo dal 2010 in poi. Oltre ai generi shonen ai e yaoi non disdegna lo shojo, ed è attiva anche nel campo delle fanart e doujinshi con lo pseudonimo di Discotica.
Ninth Life Love si compone in realtà di tre storie separate, di cui quella che dà il titolo all’intero manga è la più lunga; le altre due s’intitolano Secret Rika e Light and Fluffy. La prima parla di due ragazzi che stanno insieme, ma uno dei due è molto chiuso e riservato facendo dubitare all’altro del suo amore, mentre la seconda di un ragazzo che s’innamora di un bellissimo fioraio, vedovo e padre di una bambina. Sono storie molto brevi e carine, anche se poco sviluppate (la prima in particolare): per questo la mia preferita, nonostante i suoi limiti (come l’elemento fantasy con cui io non vado sempre d’accordo) è quella che dà il titolo al manga.
La storia in sè comunque è talmente simpatica che non si può non adorarla. Voglio dire, una persona che si dispera perchè gli è morto il gatto, e soprattutto che ci pensa ancora dopo ben sei anni, può sembrare ridicolo e inverosimile: l’autrice però tratta la materia con tanta delicatezza che non si può fare a meno di schierarsi dalla parte di Yukiharu, non si può non essere partecipi del suo sbalordimento prima e della sua gioia poi quando ritrova il suo amato Dorasuke – anche se, dal micio coccoloso che ricordava lui, adesso è un aitante giovanotto (e direi che non tutto il male viene per nuocere XD). Yukiharu, comunque, non è completamente scemo e all'inizio non crede affatto che quel ragazzo sia davvero il suo Dorasuke: poco a poco, però, deve arrendersi all’evidenza e riesce solo a pensare a quanto sia felice di riaverlo con sè. Certo, la sua vita subisce un bel cambiamento: oltre a giustificare la presenza di quell’estraneo con sua mamma, Yukiharu dovrà anche tenere a bada l’esuberanza di Dorasuke, che in fondo dentro di sè è pur sempre un gatto (non fa che arrampicarsi dappertutto e odia fare il bagno, tra le altre cose). E naturalmente la situazione si complica quando i due ragazzi intrecceranno una relazione amorosa poiché, se andranno fino in fondo, Dorasuke sarà costretto ad andarsene...

Se la trama vi ha fatto storcere il naso, lo capisco: anch’io iniziai a leggerlo con parecchi dubbi, salvo poi lasciarmi conquistare dalla delicatezza della storia. Quindi, fossi in voi, io un’occhiata gliela darei (lo trovate facilmente in scans) fosse anche solo per lo stile di Lalako Kojima, che è davvero unico, particolare, leggero e delicato, e fa un bel contrasto con il tono un pò cupo che assume a tratti la storia (quasi tutti i suoi manga sono così, in realtà).
E poi Dorasuke con le orecchie e la coda da gatto è veramente troppo kawaii~!

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