Kirepapa



I protagonisti Chisato (il biondo)
e Shunsuke (il moro)
Kirepapa (“Un bel papà”) è un anime ispirato al manga omonimo creato dall’autrice Ryo Takagi a partire dal 2003; è stato trasposto dallo Studio ANIK in due oav della durata di 30 minuti ciascuno nel 2008.
 
TRAMA: Chisato Takatsukasa è uno scrittore di 35 anni dall’aspetto giovanile e molto attraente. Ha un figlio di 15 anni di nome Riju, nei cui confronti è molto protettivo: ossessionato dalla possibilità che il suo adorato figliolo venga assalito per strada a causa del suo aspetto carino e innocente, fa di tutto per tenergli lontano qualsiasi ragazzo, inclusi i suoi stessi amici. Si scontra però con Shunsuke, il migliore amico di Riju, il quale nasconde un segreto che farà vacillare di parecchio la determinazione di Chisato.

IL MIO VOTO =
 
(attenzione agli spoiler sparsi)


Dal punto di vista grafico, Kirepapa è sicuramente un buon prodotto: l’animazione è molto curata anche se piuttosto tipica del genere (spalle larghe e vita minuscola, volti spigolosi, maxi-seme e mini-uke), e le scene d’amore non sono volgari nè troppo esplicite; per quanto riguarda la storia in sè, però, è tutta un’altra faccenda. Forse ve ne sarete già accorti da soli, ma le vicende narrate sono a dir poco inverosimili ed è ovvio che questo prima o poi faccia storcere il naso a chi, come me, si aspettava una storia un pelino più realistica; è soprattutto per questo che non mi sento di assegnargli più di due stelline di gradimento.

Il protagonista, Chisato, ha 35 anni ma ne dimostra sì e no 20, e già questo è abbastanza ridicolo; per di più è un personaggio oltremodo irritante (specialmente nel 1° oav) e ha un modo di ragionare assurdo, visto che secondo lui qualsiasi uomo sulla Terra è gay e pronto a saltare addosso al suo amato bambino; e in effetti, come nella migliore tradizione yaoi, questo anime è del tutto sprovvisto di personaggi femminili – perfino l’esistenza della madre di Riju viene appena accennata all’inizio, e questo è tutto.
In un mondo normale, è chiaro che nessuna persona sana di mente svilupperebbe mai un’ossessione così forte verso i propri figli – o perlomeno potrei capirlo nel caso di una figlia femmina (anche se sarebbe comunque esagerato, eh!) ma per un figlio maschio, per quanto effeminato possa essere, è veramente assurdo.
Devo ammettere però che le gag in cui viene coinvolto Chisato sono abbastanza divertenti e questo è probabilmente l’unico aspetto positivo di tutto l’anime – animazione a parte. Il triangolo con Shunsuke è spassoso, anche se in realtà non c’è alcun triangolo: Chisato è convinto che il ragazzo sia interessato a Riju, ma invece salterà fuori che Shunsuke punta proprio a lui! Un altro colpo di scena si ha quando Chisato scopre che Saki Shunka, la sua scrittrice preferita nonchè fonte d’ispirazione per diventare scrittore a sua volta, altri non è che l’alter ego di Shinsuke (è questo il segreto di cui accennavo nella trama) il quale ammette a sua volta di essersi ispirato, nella stesura dei suoi libri, al suo amore per Chisato...
Chisato e la sua tipica faccia
da "Non s'ha da fare!!"

Insomma, capite anche voi come tutto sia molto assurdo ed estremamente inverosimile – so di ripetermi, ma proprio non trovo termini più adatti! Per non parlare poi della fisicità dei protagonisti: se Chisato sembra molto più giovane della sua vera età, Shunsuke sembra un uomo fatto e finito quando non può avere più di 17 anni, mentre Riju appare come un ragazzino di massimo 12 anni... tanto per non farci mancare anche un pizzico di shota!

Le due storie sono poco connesse tra loro, protagonisti a parte. La prima è tutta incentrata sul rapporto che si sviluppa tra Shunsuke e Chisato, il quale all’inizio è molto restio a cedere alle avances del più giovane perchè qualche dubbio – e meno male! – circa la sua minore età e il fatto che sia il migliore amico di suo figlio gli viene... ma dura poco, non vi preoccupate (lol). Ci viene anche spiegato il motivo (almeno in parte) della sua ossessione per Riju: è stato molestato negli anni del liceo da uno dei suoi senpai, e indovinate un pò di chi si tratta? Del padre di Shunsuke, il quale, ovviamente, non l’ha mai dimenticato... scatenando la gelosia funesta del figlio!
La seconda invece ci mostra Chisato e Shunsuke, diventati una coppia più o meno consolidata, che si recano nell’hotel di famiglia del primo per contrastare la fuga d’amore di Riju, che se n’è andato di casa col suo amato Kakeru, un tenebroso attore. Ovviamente Chisato disapprova decisamente la scelta del figlio ma si ritroverà suo malgrado nell’occhio del ciclone, perchè anche la sua famiglia (2 fratelli maggiori + il padre, che deve aver trovato un qualche miracoloso elisir di giovinezza visto che sembra il gemello dei figli) si opporrà alla sua storia con Shunsuke... ma non temete, anche in questo caso ci sarà il lieto fine!

Concludendo, direi che questo è un anime da vedere solo se cercate una storia leggera che vi faccia fare quattro risate; se invece cercate un prodotto più impegnato, meglio rivolgere le vostre attenzioni altrove.

Commenti

  1. Ho visto qualche scena su youtube di questi oav e non mi aveva mai incuriosita molto perchè pensavo tendesse allo shota estremo che non fa proprio per me. Però se è abbastanza comico magari me lo riservo come passatempo "spegni cervello" XD

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  2. No tranquilla, di shota non ha praticamente niente. È sicuramente adatto come anime spegni-cervello, questo sì! ^^

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