Sore wo Koigoro to Yobu no Nara

da sinistra,
Sumeragi e Taisei
Sore wo Koigoro to Yobu no Nara (in italiano suonerebbe come “Se si può chiamare amore questo...”) è un manga scritto e disegnato da Kei Ichikawa a partire dal 2014. È stato prima serializzato sulla rivista Libre Shuppan e poi raccolto in un unico tankobon; in Italia è inedito.
 
TRAMA: un giorno, andando a scuola, Taisei vede una persona bellissima che in un istante gli ruba il cuore. Senza pensarci due volte, va e le dichiara il suo amore: solo in quel momento si accorge che l’oggetto del suo desiderio indossa un’uniforme maschile! Trattasi infatti di Sumeragi, un ragazzo come lui e che, per di più, frequenta la sua stessa scuola. Ovviamente Sumeragi non prende bene la dichiarazione di Taisei, mentre questi si accorge pian piano di essere davvero preso da lui, anche se è un ragazzo...


IL MIO VOTO = ★ (e mezza)
 
L'incontro fatale. XD
Kei Ichikawa è un’altra autrice nuova da queste parti. Disegna sia storie originali sia doujinshi (ispirate al manga Gintama) e si alterna tra lo yaoi vero e proprio e il più delicato shonen ai. Sore ecc. (abbreviamo, sennò non ne usciamo più XD) appartiene alla seconda categoria. È una storia molto simpatica che si legge in un lampo; al tempo stesso però offre anche qualche spunto di riflessione.
Il tema del bullismo, ad esempio, viene solo accennato, ma è comunque ben presente.
 
Sumeragi è sempre stato preso in giro fin da piccolo per il suo aspetto, giudicato dagli altri troppo delicato e femmineo. Per questo non si fida tanto delle persone, al punto che praticamente non ha amici; la dichiarazione di Taisei giunge quindi come un fulmine a ciel sereno, del tutto inaspettata nonché sgradita. A Sumeragi non sono mai interessati i maschi e non sa che farsene delle parole di quel ragazzo che non ha mai visto in vita sua, anche perché Taisei si affretta a specificare che non è che gli piace lui in generale, ma soltanto il suo viso. E questo per Sumeragi è un insulto, se possibile, ancora più pesante.
Anche Taisei, comunque, all'inizio non ha vita facile: tutta la scuola viene a sapere della sua dichiarazione e i compagni, chi scherzosamente chi con più malignità, cominciano a dargli del frocio; il peggio è che soprattutto Sumeragi sembra detestarlo! Le cose tra i due finalmente si sbloccano quando uno dei compagni di classe di Sumeragi, che si dà il caso sia uno dei migliori amici di Taisei, lo convince a dargli un’altra possibilità e a parlargli almeno una volta, tanto per conoscerlo meglio: Sumeragi accetta, con grande stupore di Taisei, e i due instaurano così una sorta di tregua che pian piano sfocia in una vera amicizia. Amicizia che, naturalmente, non durerà a lungo, nel senso che se da un lato Taisei deve fare i conti con i suoi sentimenti che diventano sempre più intensi, dall’altro lato anche Sumeragi dovrà affrontare lo stesso processo finché non scoprirà di ricambiare i sentimenti di Taisei.
Ecco, vorrei spendere due parole in più su questa cosa. Nei manga yaoi succede spesso di vedere uno dei due personaggi principali fare il ritroso di fronte alle avances dell’altro, salvo poi cadergli ai piedi o comunque rendersi conto che sì, anche lui ama quel ragazzo. Anche se è un maschio, anche se i maschi non gli sono mai interessati. A volte questo processo avviene di colpo, tanto per soddisfare il lettore e dargli quello che vuole; altre volte accade per gradi e c’è la lenta - e più realistica - presa di coscienza del personaggio circa i propri sentimenti, che in fondo credo sia quel che accade a tutti noi quando ci rendiamo conto di essere innamorati di qualcuno che, chissà perchè, non avevamo mai preso in considerazione.
Sore ecc. appartiene fortunatamente alla seconda tipologia: all'inizio Sumeragi si apre con Taisei accettando la sua amicizia, ma solo successivamente si rende conto che quel che prova per lui è qualcosa di più serio. Qualcosa che nasce dal fatto di trovarsi così bene con lui, di aver finalmente trovato qualcuno che lo capisce, in pratica il suo primo, vero amico. Ed è il massimo quando la persona che amiamo è anche il nostro migliore amico, no? ^^
 
Il tratto di Kei Ichikawa non lo definirei proprio eccezionale: è pulito e dalle linee chiare, ma il modo in cui rappresenta i personaggi non è niente di speciale. O perlomeno non rientra proprio tra i miei preferiti. Al tempo stesso è però molto più aderente alla realtà dei soliti occhioni sbrilluccicosi o dei pettorali scolpiti che si trovano così spesso nei manga di questo tipo, e dunque non è certo da buttare. Il suo punto forte comunque rimangono le storie, e infatti parlerò sicuramente ancora di lei nel blog.
 
Sore ecc. è un manga leggero e divertente, e fila via liscio che è un piacere. Non è affatto esplicito e può quindi essere letto da chiunque ami l'ambientazione scolastica e le storie di amicizia che sfociano in amore.
 

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