Serie "Kokoro" - Neko Kanda

da sinistra, Saki e Jun
La serie “Kokoro” (termine che in giapponese significa “Cuore”) è una serie di manga scritta e illustrata da Neko Kanda a partire dal 2010. Consiste in 4 volumi, i cui capitoli sono stati pubblicati uno alla volta sulla rivista Drap. I titoli sono: Otokogokoro (“Il cuore di un uomo”), Koibitogokoro (“Il cuore di un amante”), Koigokoro (“Il cuore dell’amore”), Tokimekigokoro (“Il cuore dell’eccitamento”). In Italia la serie è inedita.
 
TRAMA – Mentre torna a casa esausto dopo una lunga giornata di lavoro, il salary-man Saki sviene per strada; al suo risveglio si ritrova a casa di Jun, un giovane studente universitario che non ha mai visto in vita sua, e scopre inoltre che ci è rimasto per ben due giorni. Non essendo abituato ad avere debiti con chicchessia, Saki vorrebbe pagarlo per il disturbo, ma il ragazzo rifiuta i suoi soldi; fortunatamente, quando si tratta di esprimere la propria gratitudine, Saki sa essere molto creativo...!

IL MIO VOTO =
 
Neko Kanda, nata nella prefettura di Saitama il 13 marzo dove tuttora risiede, è un’altra autrice relativamente nuova sulla scena yaoi. Possiede un tratto facilmente riconoscibile, dalle linee morbide e con molti fronzoli zuccherosi quali stelline e fiorellini fluttuanti, che risulta dunque gradevole malgrado persistano nei suoi personaggi le caratteristiche più tipiche del genere, per cui avremo l’uke più femminilizzato e dimesso mentre il seme ricopre la parte del vero uomo; questo è evidente soprattutto nei suoi manga più datati, di cui la serie Kokoro è un ottimo esempio, ma come dicevo ciò non rende le storie meno gradevoli.
Nonostante tutti i clichè, e nonostante i numerosi momenti da carie ai denti che solitamente non sono nelle mie corde, ho apprezzato molto questa serie. Penso che Saki e Jun siano tra le coppie più adorabili di tutto l’universo yaoi: sarà la loro estrema differenza, non solo caratteriale ma anche anagrafica (ben 15 anni!), ma io li trovo incredibilmente in sintonia e aspettavo con ansia ogni aggiornamento sulla loro storia d’amore. È vero che le circostanze in cui si conoscono sono un po’ improbabili (voglio dire, se io vedo uno sconosciuto svenuto per terra tutt’al più chiamo un’ambulanza, mica me lo porto a casa – che ne so che non è un maniaco o qualcosa del genere? XD) per non parlare dell’evento che li porta ad “avvicinarsi” (per farla breve, Saki decide di ringraziare Jun con un lavoretto di mano), ma tutti questi difettucci vengono compensati da momenti super-tenerosi che non ti lasciano altra possibilità che quella di continuare a leggere con gli occhi a forma di cuore.
 
Jun è la quintessenza della pucciosità, viene voglia di prenderlo e avvolgerlo in una copertina soffice per spupazzarlo tutto il giorno! È il tipico uke tutto rossori e vocina flebile, che ha paura persino di tenere per mano il suo uomo e mai e poi mai si sognerebbe di disturbarlo con quisquilie quali chiedergli di andarlo a prendere dopo il lavoro perchè c’è un tifone; nonostante tutto però sa farsi strada nel cuore di Saki, uomo tutto d’un pezzo che finora non aveva mai nemmeno preso in considerazione la possibilità di essere gay, con una dolcezza e una costanza uniche. Io mi sono letteralmente innamorata di Jun: in qualsiasi altro manga certe sue caratteristiche mi avrebbero  esasperata e indotta a mollare la lettura seduta stante, ma in questo caso invece trovo siano grandi punti di forza. Tutto merito dell’autrice, che ha saputo rielaborare i soliti cliché yaoi e trasporli in una storia tenera e coinvolgente, che a ogni capitolo lascia il lettore desideroso di saperne di più e speranzoso nel lieto fine - scontatissimo, chiaramente! ^^
Kokoro è la serie  ideale per tutti coloro che amano le storie yaoi classiche e dolci, con protagonisti accattivanti e bei disegni (moderatamente espliciti) come ciliegina sulla torta.

Commenti

  1. Un personaggio barbuto in uno yaoi...direi che questa è la vera rivoluzione u_u

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    Risposte
    1. XD
      In realtà da un po' di tempo a questa parte qualcuno se ne vede, tipo nei manga di Akira Norikazu o nella serie "Bi" di Reibun Ike... i vecchi stereotipi e cliché vanno man mano scomparendo, e per quanto mi riguarda ne sono contentissima. :)

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