Non solo Yaoi - Nana


Nana è un anime di genere josei tratto dal manga omonimo di Ai Yazawa. Prodotto dalla Madhouse, si compone di un’unica stagione da 47 episodi andata in onda in Giappone tra il 2006 e il 2007. È arrivato anche in Italia in versione doppiata, ed è stato trasmesso da MTV (2007) e da Rai4 (2010).
TRAMA – la storia è incentrata su due ragazze ventenni che s’incontrano su un treno diretto a Tokyo: per una curiosa coincidenza, entrambe si chiamano Nana e finiranno persino col condividere lo stesso appartamento. Nana Komatsu è una ragazza dolce e romantica, che desidera trovare il vero amore ed essere indipendente; Nana Osaki invece, giovane musicista dal look punk, sogna di diventare una cantante professionista.


Tranquilli, non avete sbagliato blog. Questo è sempre Recensioni Yaoi, offerto per voi dalla vostra amichevole fujoshi di quartiere Lilly_Chan! XD
Ma allora, perchè un post così off-topic? Semplice: dopo attente considerazioni (LOL) ho deciso che mi serviva una rubrica a parte per dare voce alla mia passione per gli anime, che negli anni ha avuto un po’ di alti e bassi ma che essenzialmente non mi ha mai abbandonata; e infatti da qualche tempo è tornata a far parte della mia vita. Facciamo subito chiarezza: non mi riferisco solo ad anime bl – anche perchè di quelli sto già parlando e, se si eccettuano porcherie che non voglio nemmeno prendere in considerazione, direi che ormai li ho visti quasi tutti – ma a prodotti di ogni genere (anche se ammetto di avere una predilezione per alcuni generi in particolare).
Come probabilmente sarà stato anche per molti di voi, ho iniziato a seguire gli anime da piccolissima, quando ancora non sapevo si chiamassero ‘anime’ e li chiamavo indistintamente ‘cartoni animati’. Alcuni li adoravo, altri un po’ meno, ma l’appuntamento alle 4 del pomeriggio con Bim Bum Bam era praticamente irrinunciabile per me. Penso non ce ne sia neanche uno che non abbia guardato almeno di sfuggita, anche solo un episodio. In questa rubrica comunque non parlerò proprio di tutti gli anime esistenti al mondo: sarebbe un lavoraccio immane e quelli più vecchi dovrei rivederli per ricordarmi la storia, e chi ne ha il tempo?? Quindi no, parlerò solo di quelli che ho guardato in tempi più recenti. Alcuni potrebbero essere un po’ datati, ma solo perchè non ho avuto modo di guardarli all’epoca in cui uscirono e li sto recuperando adesso. Mi piacerebbe che la rubrica avesse una cadenza periodica anche quindicinale se ci riesco, ma staremo a vedere.
Per l’inaugurazione ho scelto Nana. Ho finito di vederlo pochi giorni fa e mi è rimasto talmente impresso che ho dovuto assolutamente scriverci qualcosa su; è così che l’idea di questa rubrica, che in realtà mi frullava in testa già da qualche tempo, ha avuto l’imput decisivo. Ci tengo a ribadire che ho visto solo l’anime, il manga non l’ho mai letto (ho però letto dei riassunti, quindi so a grandi linee come procede la storia) e per questo motivo le mie considerazioni si baseranno solo ed esclusivamente sull’anime. Tutto chiaro? Bene, allora cominciamo!
Il primo incontro in treno
“Nana, ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrate? Dato che io sono una
che crede fermamente nel destino, penso che sia stato proprio il fato.
Ridi pure, se vuoi...” (Nana K.)
 
Prima di tutto, due doverose parole sull’autrice della storia. Ai Yazawa è famosa in Italia sia per i suoi manga sia per gli anime tratti da essi. Io non ho mai letto nulla di suo, essendo il genere non proprio nelle mie corde; la conoscevo però per gli anime. Ho seguito Curiosando nei cortili del cuore (anche se trovavo il titolo un pò ridicolo) alla tv, e ricordo che apprezzavo molto la cura per i dettagli di moda (che è un pò il tratto distintivo dei lavori della Yazawa) e l’ambiente coloratissimo in cui si muovevano i personaggi. Ho proseguito qualche anno dopo con Paradise Kiss, ma non avevo ancora avuto la possibilità di vedere Nana – quale grave mancanza! Mi sarebbe piaciuto averlo seguito all’epoca in cui lo trasmisero: sarei stata praticamente coetanea dei personaggi e sono certa che mi sarei sentita ancora più coinvolta dalle loro vicende. 
Kyosuke e Junko, un po'
gli angeli custodi di Hachi
Ai Yazawa ha interrotto la realizzazione del manga nel 2009 per gravi problemi di salute: non è chiaro di cosa si tratti esattamente, fatto sta che oltre ad aver sospeso Nana non ha più prodotto nulla (se si esclude qualche illustrazione sporadica). Ultimamente però ha rilasciato un’intervista al rotocalco di moda Rola (potete leggerla QUI) in cui ha parlato anche di Nana: l’ha definita “l’opera della sua vita” e si è scusata con i lettori per la sua interruzione, aggiungendo che “ha intenzione di fare del suo meglio”. Pur non essendoci stati annunci ufficiali, quindi, molti hanno letto nelle sue parole il desiderio di ricominciare a lavorare. Anch’io a questo punto spero si riprenda e lo continui, sarebbe un peccato lasciare incompiuta una così bella storia.
 
Ma torniamo all’anime.
Ren e Nana O.
In apparenza, le due protagoniste sono diverse come il giorno e la notte. Nana K. vive in un mondo tutto suo e ha sempre la testa fra le nuvole, ma è anche una ragazza molto affettuosa e per questo viene scherzosamente soprannominata dall’altra Nana “Hachi” (da Hachiko, il famoso cagnolino fedele). Nana O. ha un look estremamente modaiolo e appariscente, e in più, avendo avuto una vita a dir poco difficile (non ha mai conosciuto suo padre e la madre l’ha abbandonata quando aveva solo 4 anni), ha un carattere piuttosto scontroso: non ci vuole niente a farla scattare e quando si arrabbia non guarda in faccia a nessuno, nemmeno alla tenera Hachi. Pur sembrando così tosta, in realtà Nana O. nasconde una grande debolezza d’animo. Sotto sotto ha il terrore di restare sola e per questo si aggrappa a chiunque può: a Ren, il suo primo amore, a Yasu, il suo migliore amico, e infine ad Hachi, che con la sua dolcezza riesce a portare una ventata di freschezza nelle sue giornate. Nana vorrebbe che tutto andasse come vuole lei e che le persone che le sono care le restassero sempre accanto; vorrebbe essere il centro del loro mondo, e quando questo non accade si abbatte molto. Questo comportamento, che può risultare infantile ed egoista, nasce ovviamente dall’abbandono che Nana O. si è trovata a sperimentare troppo presto, e dalla solitudine che è diventata compagna costante della sua vita. Anche per questo si è rifugiata nella musica, mondo fattole scoprire tra l’altro da Nobu, suo amico sin dai tempi del liceo. Io ho amato molto il personaggio di Nana O., si può dire che è il mio preferito della storia, anche se in fondo li ho amati un pò tutti. È una delle cose che più mi sono piaciute di questo anime: il fatto che tutti i personaggi, anche quelli più negativi come può esserlo la stessa Nana, vengono rappresentati così bene che in un modo o nell’altro riescono a conquistarsi un posto di tutto rispetto nel cuore dello spettatore.
 
“Per quanto ci si ami profondamente, è impossibile completarsi a vicenda.
Solo quando sono sul palco mi sento completa.” (Nana O.)
 
 
Hachi e Shoji
Hachi e Takumi
Hachi appare come una persona un pò svampita e superficiale: per dire, si iscrive a un istituto di moda solo perché ci va la sua migliore amica Junko e lei non sa bene cos'altro fare, e con gli uomini è un disastro. Dopo una relazione sofferta con un uomo sposato, nel giro di sei mesi cambia ben tre ragazzi (prima il suo fidanzato “storico” Shoji, per il quale è venuta a Tokyo; poi Takumi, suo componente preferito dei Trapnest; infine Nobu). In realtà Hachi è semplicemente una ragazza molto ingenua, che si affeziona troppo in fretta e per questo prende parecchie fregature. La sua ingenuità fa sì anzi che si ritrovi in una situazione molto difficile (SUPER SPOILER – scopre di essere incinta di Takumi, con ogni probabilità proprio quando aveva appena iniziato a frequentare Nobu – FINE SPOILER).
Nana O. vive invece una storia travolgente e appassionata con Ren, che però la lascia per andare a Tokyo e inseguire il sogno di diventare un musicista professionista. I due ragazzi si ritrovano dopo due anni e scoprono che niente è cambiato tra loro, e che si amano esattamente come il primo giorno. Nana si rende conto che questa relazione non è molto sana: non appena Ren la cerca, lei risponde subito, e odia essere così dipendente da lui. Al tempo stesso, però, Ren è l’amore della sua vita e non è semplice per lei chiudere la storia con lui.
Pian piano le due giovani diventano grandi amiche, al punto che il loro rapporto finisce col somigliare quasi a una relazione amorosa: ad esempio, Hachi pensa spesso che se Nana O. fosse un uomo s’innamorerebbe di lui, mentre Nana O. si ritrova più volte a desiderare che Hachi sia solo sua. Entrambe vogliono fortemente realizzarsi come donne, sognano la carriera e l’indipendenza economica, ma come abbiamo visto non possono fare a meno neanche dell’amore.
Nobu e Hachi
“Non importa che uomo io ami: il mio eroe rimarrai solo tu, Nana.
Perchè non penso che troverò mai una persona fantastica quanto te.
Così è stato, e così sarà per sempre.” (Nana K.)
 
I Trapnest. Da sinistra,
Naoki, Ren, Reira e Takumi
Nana non è sicuramente un anime per telespettatori molto giovani. A parte le abbondanti scene d'amore, per non dire di sesso (non viene rappresentato niente di troppo esplicito, ma spesso e volentieri vediamo le varie coppie a letto insieme), vengono trattati altri temi molto seri, quali abbandono, prostituzione minorile (Shin, che ha solo 15 anni, va a letto con donne più mature facendosi di fatto mantenere da loro), contraccezione e abuso di droghe.
Ci sono inoltre ottime musiche, come c'era da aspettarsi trattandosi di un prodotto ambientato nel mondo della musica. Tutto il comparto è stato attentamente curato, e le sigle sono state affidate a due famose interpreti nippoamericane, Anna Tsuchiya (voce di Nana O. per le parti cantate) e Olivia Lufkin (voce di Reira per le parti cantate).
I Black Stones, la band di Nana O.
Dall'alto in senso orario:
Nana, Nobu, Yasu e Shin
I personaggi sono tutti molto magri (com'è nello stile della Yazawa), praticamente filiformi e quindi irrealistici nelle proporzioni, ma di contro è stata infusa una grande cura per i dettagli, dalla moda di Vivienne Westwood ai riferimenti alla musica dei Sex Pistols (il personaggio di Ren è chiaramente ispirato al bassista Sid Vicious).
E veniamo ai difetti (pochi ma presenti): il primo che mi è saltato all'occhio è che Shin è troppo poco credibile come quindicenne. Tutte le donne gli cascano ai piedi, è navigatissimo, dispensa consigli amorosi manco fosse un guru... e rilassati un pò, ragazzino, ne hai di strada da fare prima di essere proclamato “uomo ideale”! Malgrado tutto Shin mi sta comunque simpatico, solo che è un pò troppo esagerato.  Così come è esagerata la presenza di alcolici e tabacco: tutti i personaggi, eccettuata Hachi, fumano come ciminiere e appena possono si attaccano a una lattina di birra. Ciò che mi ha fatto storcere il naso è il sottinteso che chiunque si occupi di musica debba essere un fumatore/bevitore accanito. Ora, è vero che io non conosco nessuno del settore, ma non mi pare che debba essere per forza così. Senza contare poi la possibilità concreta che tali comportamenti, indubbiamente negativi, vengano presi a “esempio” dai fan della storia.
Le due protagoniste nella loro casa, l'appartamento 707
Tirando le somme, posso dire che Nana mi è piaciuto tantissimo. È un anime assolutamente compiuto, anche se lascia qualche punto interrogativo come ad esempio che fine abbiano fatto Nana O., Ren e Takumi; non so se la Yazawa deciderà mai di proseguire il manga e se faranno una seconda stagione, come si era vociferato, ma anche se non dovessero farla questo anime resta una pietra miliare del genere josei e dell’animazione nipponica in generale.
E voi, lo avete visto? Che ne pensate?

Commenti

  1. Nana lo ricordo vagamente perchè lo seguivano diverse mie amiche e quindi, pur non seguendolo dall'inizio alla fine, ho visto parecchi episodi.
    Non è molto il mio genere, ma capisco perchè piaccia così tanto e di sicuro i personaggi sono tratteggiati molto bene da quel che ricordo.^^ Sicuramente è una serie che ha "fatto la storia" ed è bello vedere che si parli di altro oltre al chi si metterà con chi.
    Se non vado errato, Hachi non la amavo particolarmente e i miei preferiti erano Yasu e quel tipo idiota...Naoki mi pare? XD
    Visto come sta messo il manga non so se lo andre a recuperare, ma magari se mi capitasse in prestito o situazioni simili perchè no :)

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    Risposte
    1. Anche a me Hachi ha fatto venire parecchi nervi! XD
      I miei preferiti, oltre a Nana O, direi che sono Yasu e Nobu. Naoki trovo sia stato lasciato molto da parte dall'autrice, compare solo in qualche episodio e non si capisce bene a cosa serva, in pratica.

      Purtroppo il manga, stando a quel che ho letto, si interrompe in una situazione abbastanza importante e quindi non so fino a che punto convenga recuperarlo; ma i fan irriducibili si dicono ottimisti sul fatto che la Yazawa lo prosegua, quindi aspettiamo! ^^

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