My Cup of Tea 2017 + Saluti&Baci
Per il quarto anno di fila partecipo all’appuntamento con le “tazzine”
ideate da Yue Lung! Al link trovate la spiegazione dell’iniziativa, se voleste
partecipare anche voi. Come sempre, le mie categorie non tratteranno prodotti
usciti solo nell’anno 2017, ma che io ho scoperto/recuperato durante
quell’anno. Passo dunque senza indugio a elencare le mie tazzine; il post sarà un po' lunghetto, temo, ma alla fine vi
chiederò ancora un po' di pazienza per parlare della seconda parte del titolo.
MANGA/FUMETTO: Il marito di mio fratello (Gengoroh Tagame).
Di questo
manga avevo già parlato qui, perciò non mi dilungo e dico solo che mi ha
colpita per la sua delicatezza, per l’attenzione alla questione delle famiglie
allargate e naturalmente ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Un’opera
che consiglio a chiunque (tra l'altro ho appena scoperto che è edito in italiano dalla Panini, lo recupererò senz'altro).
ANIME: Cowboy Bebop.
È uscito nel 1998
ma io l’ho recuperato solo l’anno scorso. È sicuramente stato già scritto di
tutto e di più su questo prodotto, considerato una vera e propria pietra
miliare dell’universo anime, per cui non mi dilungo e mi limito a dire che il
primo episodio mi è bastato per lasciarmi conquistare completamente. E pentirmi
di non aver avuto modo di vederlo alla sua uscita. Ogni episodio (a parte
qualcuno doppio) ha una storia a sé, caratteristica che qualcuno potrà trovare
fastidiosa, ma a me questo è piaciuto molto. Il genere è indefinibile, o meglio
l’anime spazia tra una varietà di generi diversi, dalla fantascienza al western
fino ad arrivare al noir. La cosa che però ho apprezzato più di tutto è stata
sicuramente la colonna sonora, curata dalla musicista Yoko Kanno: ha
fatto un lavoro eccezionale e la ritengo un vero genio. Il mio personaggio
preferito? Ma Jet Black, naturalmente!
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Mi affascina da morire, che vi devo di'. |
LIBRO: l’anno passato, shame on me, non ho letto molti libri.
Mi sono buttata sui fumetti (Dylan Dog e Zagor, più che manga) relegando la
letteratura ai ritagli di tempo. Tendenza di cui effettivamente mi rammarico e
che cercherò di invertire quest’anno, anche perché ho diverse letture in
sospeso (tipo le saghe della Torre Nera di S. King e dei Figli della
Terra di Jean Auel; quest’anno, cascasse il mondo, le finisco!). Sono
comunque riuscita a scovare un libro che mi ha piacevolmente sorpreso: Golden Boy (Abigail Tarttelin).
Il
libro racconta le vicende di Max, una persona intersessuale; alla sua nascita i
genitori hanno deciso di non assegnargli un genere prestabilito, lasciando la
scelta a lui/lei, e Max tende a identificarsi con un maschio. Il suo aspetto
però non è come quello dei ragazzi della sua età, oltre al fatto che
Max, avendo un utero, ha anche le mestruazioni, ma per il momento lui cerca di
non pensare alle possibili implicazioni e di vivere la propria adolescenza il
più normalmente che può. La sua famiglia è unita, va bene a scuola, ha molti
amici ed è ammirato dalle ragazze, ma un giorno accade un bruttissimo episodio
che gli sconvolge la vita e metterà in discussione tutto quello in
cui ha creduto fino a quel momento. Golden Boy è stata una lettura particolare
e intensa: mi ha colpito il modo in cui l’autrice riesce a dare voce alle angosce
di Max, ai suoi tormenti su chi o “cosa” è, per non parlare di quelli dei suoi
genitori, dubbiosi se aver preso o meno la scelta giusta alla sua nascita. L’intersessualità
è una condizione su cui sappiamo ancora ben poco, ma credo che questo libro
tratti l’argomento nella maniera giusta, con tutta la delicatezza che merita.
FILM: Se l’anno passato
non ho letto molti libri, in compenso ho visto molti buoni film. Me ne vengono
diversi in mente: l’intrigante Autopsy, il sorprendente Lo chiamavano
Jeeg Robot, i deliziosi film d’animazione La mia vita da zucchina e Wolf
Children – Ame e Yuki, i bambini lupo; ma alla fine la mia tazzina per
questa categoria non poteva che andare a It
(Andy Muschietti, 2017).
Lo aspettavo al varco, lo ammetto. Temevo si sarebbe rivelato un flop,
ma al tempo stesso volevo con tutta me stessa che questa storia trovasse
finalmente un riscatto sul grande schermo, dopo quella roba imbarazzante del
1990 (che a voler essere precisi non era un film per il cinema, bensì una
miniserie tv). Io sono abituata a non aspettarmi mai troppo dalle trasposizioni
cinematografiche, specialmente se si tratta di libri che ho amato; stavolta
però, trattandosi di quello che per quanto mi riguarda è il capolavoro
indiscusso di Stephen King, le aspettative erano veramente alte. E sono
contentissima di dire che non sono state deluse. Ho approvato tutto, il cast (soprattutto
Bill Skarsgård nei panni di Pennywise, tra gli altri), gli inevitabili
cambiamenti e/o omissioni rispetto al romanzo, perfino la scelta di spostare
l’ambientazione dagli anni ’50 agli anni ’80, una delle cose che temevo di più.
Ho apprezzato molto anche la scelta di dividere la storia in due film: il primo
segue le vicende dei protagonisti da bambini, mentre il secondo li vedrà agire
da adulti (chi ha letto il libro sa che lì si verificano parecchi salti
temporali tra passato e presente, non c’è una separazione così netta). L’unico
lato negativo è che per il secondo film dovremo aspettare il 2019...
SERIE TV: Stranger
Things.
Mi sono
decisa a vederlo solo l'estate scorsa, sull'onda dell'entusiasmo che nel web
fioriva praticamente ovunque per l'imminente arrivo della seconda stagione.
Finito di guardare la prima, mi sono
sentita... perplessa. Non riuscivo a capire se mi fosse piaciuto o no. Certo, è
una full immersion nei favolosi anni ‘80 che tanto sembrano essere tornati di
moda: tutto curatissimo, ambientazioni, look, colonna sonora, e gli attori li
ho trovati tutti molto bravi e credibili nel loro ruolo. Ma la storia? Non ne
ero rimasta particolarmente colpita, forse perchè i protagonisti sono così
giovani e per forza di cose le loro vicende le ho sentite abbastanza lontane
dal mio modo di essere, ragion per cui non mi sentivo troppo invogliata a
guardare la seconda stagione. Invece alla fine mi sono lasciata tentare, l'ho
guardata e... ci sono caduta con tutte le scarpe. Sono diventata un'addicted
della peggior specie, l'ho già rivista innumerevoli volte, e i rumors secondo
cui molto probabilmente non vedremo la terza stagione prima del 2019 mi hanno
gettata nello sconforto. Questo 2018 non parte per niente bene, già non avremo
la stagione finale di Game of Thrones, spero che almeno per quanto riguarda ST
si riscatti, anche se in extremis!
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Last but not least, Mike e Undici sono la cosa più carina dell’universo~ *-* |
E veniamo adesso ai Saluti&Baci: era nell’aria, visto che non
scrivevo più niente da un paio di mesi, ma comunque comunico ufficialmente che Recensioni
Yaoi va on hiatus fino a data da destinarsi. Non credo che la cosa cambierà
la vita a qualcuno, visto che siete solo in quattro gatti a seguirmi e/o
leggermi... ma lo dico senza alcun sarcasmo, sia chiaro! Vi voglio bene anche
se siete così pochi, mi avete fatto compagnia per oltre 3 anni e vi ringrazio
tanto! ^^ È semplicemente un dato di fatto; e comunque non è questo il motivo
per cui ho deciso di mettere il blog in stand-by, sarebbe proprio un
atteggiamento da bambinetta lagnosa. No, i veri motivi in realtà sono due.
Il
primo è che non ho più tempo di curare il blog, letteralmente. È da quasi
un anno che sono impegnatissima con il lavoro: ho tenuto duro finché ho potuto,
ma poi ho capito che dovevo stabilire delle priorità, e la mia priorità in
questo momento è appunto il mio lavoro di traduttrice. Scrivere articoli per il
blog porta via del tempo prezioso, se ne avete uno anche voi lo saprete, e non
riesco a star dietro come prima a quello che resta pur sempre un hobby e non la
mia ragione di vita.
Il secondo motivo è in un certo senso il più importante: non
so più di cosa scrivere. Questo blog, come da titolo, si occupa di
recensioni nell’ambito del mondo yaoi (o bl che dir si voglia) di manga, anime
e libri, ma ultimamente di manga non ne leggo più tanti come un tempo. Alla
fine mi ritrovo a seguire solo gli aggiornamenti delle serie ancora in corso
come Sekai Ichi Hatsukoi, oppure a riprendere i classici come Yaya Sakuragi o
la mia amata Junko. Della produzione più recente non c’è nulla che mi attiri,
le storie mi sembrano tutte uguali oppure contengono tematiche che non mi
interessano assolutamente (una su tutti, quella piaga dell’omegaverse ><); non
dico che il genere non mi piace più, anzi se avete qualcosa da suggerirmi sono
tutta orecchi! Per quest’anno attendo con impazienza Umibe no Etranger dalla
Flashbook (spero anche nel sequel), Yatamomo e Shimanami Tasogare dalla J-Pop,
e soprattutto Escape Journey dalla SuBLime; mi piacerebbe anche vedere il 5°
volume di Trattami con Dolcezza, ma come al solito la Magic non mi fa ben
sperare... Tutto qui per quel che riguarda i manga. Degli anime, non ne
parliamo nemmeno. È come sparare sulla Croce Rossa. L’unico prodotto bl uscito nel 2017 è stato Hitorijime
My Hero (la seconda stagione di Super Lovers non la conto perché è un sequel),
e se non usciva era meglio. Anche con i libri bl mi sono un po' fermata, leggo
giusto quelli che “devo” leggere per lavoro. Se leggo per svago preferisco
scegliere altro.
E insomma, siamo arrivati ai saluti! Non so se o quando ci rivedremo
in questo spazio; i miei link alternativi sono sempre validi, ma se voleste
raggiungermi per fare due chiacchiere o qualsiasi altra cosa, sono attiva
soprattutto su Tumblr. Qui passo e chiudo, statemi bene! ^^
Vostra affezionatissima Lilly_Chan
Molto carino Il marito di mio fratello! Neanche io mi aspettavo chissà che^^ ancora non ho recuperato il cartaceo però ;_;
RispondiEliminaGolden boy mi attira parecchio per l'argomento trattato!
Non nego che mi dispiaccia lo hiatus, ma ne capisco le ragioni, anche perché dopo aver passato tutto il giorno al pc a leggere e scrivere, immagino che si vogliano anche riposare occhi e dita ogni tanto XD
Spero di riuscire a recuperare molti dei titoli che hai consigliato qui nel frattempo! ;) A presto e buon lavoro! <3
Grazie cara, comunque continueremo a sentirci ogni tanto! ;)
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