Hidamari ga Kikoeru


Hidamari ga Kikoeru (I hear the sunspot) è un manga scritto e disegnato da Yuki Fumino a partire dal 2013. È stato inizialmente serializzato sulla rivista Canna della Shuppan per poi essere raccolto in tankobon. Al momento, in Giappone il manga è ancora in corso e sono usciti 3 volumi; in Italia viene pubblicato dalla Flashbook, che ha da poco rilasciato il volume 2.
TRAMAKohei è uno studente universitario con problemi di udito: non è completamente sordo, ma sente molto poco ed è costretto a leggere il labiale delle persone per capire cosa dicono. Questa sua condizione lo ha portato a isolarsi, al punto che praticamente non ha amici. Ha anche il problema del seguire le lezioni, e per questo pensa di cercare una persona che prenda gli appunti per lui; in questo modo conosce Taichi, un ragazzo molto vivace e non troppo sveglio. Nonostante siano così diversi, tra i due nascerà un'amicizia speciale.


IL MIO VOTO =

Sono contentissima che la Flashbook abbia portato in Italia questo splendido manga. Yuki Fumino è un'autrice emergente (HgK è proprio il suo primo lavoro) che però promette molto bene: il suo è un tratto pulito, delicato e tenue (un po' mi ricorda Lalako Kojima, anche se sinceramente preferisco la Fumino), e ha saputo permeare la storia di una maturità e una dolcezza uniche. Ammetto che non la conoscevo, non l'avevo letta in scan e quindi ho potuto godermela "in anteprima" acquistando il manga; posso dire che HgK entra a pieno diritto nella rosa dei miei manga bl preferiti di sempre. A dire il vero, più che un bl lo definirei un josei e penso che possa tranquillamente essere letto da tutti, perché non ci sono praticamente scene d'amore che possano "turbare". A ogni modo, HgK non è sicuramente il solito bl e solo per questo rappresenta una vera boccata d'aria fresca.
Il tema della disabilità, come si può capire, fa da filo conduttore per tutto il manga. Kohei ha problemi di udito fin da ragazzino e si è abituato a chiedere alle persone di ripetere le cose: non ha mai imparato la lingua dei segni perché per lui è più semplice fare così. Certo, questo lo mortifica anche ed è il motivo principale per cui non ha amici. Gli altri ragazzi, anzi, provano un certo astio nei suoi confronti perché, essendo Kohei un bel ragazzo, pensano che sfrutti il suo handicap per farsi compatire dalle ragazze e ricevere quindi le loro  attenzioni. Un ragionamento che non potrebbe essere più lontano dalla personalità di Kohei: lui vorrebbe solo essere lasciato in pace, e soprattutto non capisce perché le persone assumano in automatico che non sappia parlare o che conosca solo la lingua dei segni. Taichi, invece, non si fa troppi scrupoli nei suoi confronti. Non appena si rende conto che, se parla lentamente e scandisce bene le parole, Kohei è perfettamente in grado di capirlo e rispondergli, lo tratta con la massima naturalezza. Scherza con lui, gli fa domande, gli da risposte anche molto dirette, che sconvolgono un po' Kohei. Tutti lo trattano sempre con i guanti bianchi per via del suo handicap, ma invece questo ragazzo non sembra trovare niente di "strano" nella sua condizione. Taichi viene dunque assunto come prendi-appunti e in cambio Kohei gli preparerà il bento, ossia il pranzo al sacco giapponese. Nel suo lavoro Taichi non è proprio il massimo, ma in compenso apprezza enormemente la cucina di Kohei, e soprattutto diventa suo amico. Il primo che lui abbia mai avuto.
 L'amicizia tra Kohei e Taichi si sviluppa poco a poco, lentamente perché Kohei si è abituato a non farsi troppe aspettative, fino a diventare un sentimento molto prezioso, che li spaventa un po' entrambi ma al quale nessuno dei due si sente disposto a rinunciare. È un percorso un po' lungo, che tiene il lettore col fiato sospeso ma che lo induce anche a fare un gran tifo per questi due ragazzi. HgK è un manga davvero molto dolce, che scalda il cuore, e confermo che può essere letto da chiunque, specialmente da chi desidera avvicinarsi al genere bl. Come sempre, poi, la Flashbook fa un ottimo lavoro nel comparto traduzione e adattamento; continuano a piacermi poco invece i caratteri un po' piccoli e le pagine molto sottili, ma a quanto pare è il loro marchio di fabbrica e quindi pace, mi adeguo. Le loro scelte editoriali comunque sono sempre molto interessanti e spero ci porteranno altri manga come questo, dai messaggi profondi e ricchi di significato. E ovviamente non vedo l'ora di leggere il volume 3... spero non ci facciano attendere troppo! ^^

Commenti

  1. Ho preso Hidamari alla cieca anche io, dopo averne sentito parlar bene da molte amiche di blog fidate e... ho fatto benissimo! Mi piace un sacco e non vedo l'ora di leggere il secondo volume! Mi piace come venga affrontata la questione della disabilità, senza vittimizzare il personaggio ma facendo comprendere il suo disagio. Poi apprezzo le storie romantiche che si sviluppano "in punta di piedi", lasciando spazio a temi diversi dal solito "ma lo amo oppure no?" e simili XD La Flashbook in campo BL ha portato e mi auguro che porterà tanta bella roba... praticamente voglio recuperare quasi tutti i loro titoli BL, ma al momento sono ferma ai volumi unici della Yoneda, a Neanche il tempo per sognare, a Hidamari e a Malinconiche Mattine ^^

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    1. Hai detto bene, anche il fatto che vengano trattati temi diversi dal solito contribuisce al successo di questo manga.
      Io della flashbook ho preso solo questo e i titoli della Yoneda; Shoko hidaka sinceramente non mi entusiasma come autrice, all'altro ci avevo fatto un pensierino ma alla fine non sono riuscita a decidermi. Com'è?

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